Carta dei Servizi “Demetra”

Nel rispetto dell’art.38 del DPR 445/2000 ,  dei requisiti previsti dalla normativa comunitaria, statale e regionale  ed in rispetto ai requisiti tecnici, organizzativi e funzionali verificati con l’autorizzazione al funzionamento  N. 1711  del 30/07/2013  la sottoscritta dott.ssa Monica Greco in qualità di responsabile della Comunità alloggio per disabilità psichica denominata DEMETRA”  presenta la documentazione richiesta dal Piano di zona S1 per l’accreditamento istituzionale.

Per  la Casa alloggio Demetra è  stata scelta una soluzione   indipendente, con giardino , ubicata nel vivo del contesto sociale ed abitativo, facilmente raggiungibile con i vari mezzi di trasporto per   permettere e mantenere il contatto con la rete presente sul territorio.  La Struttura  può ospitare sei persone.  E’  stato scelto questo modulo con pochi ospiti , per rafforzare la proiezione  all’esterno che deve caratterizzare questa tipologia di struttura riabilitativa. Tutte le attività terapeutiche e tutti gli interventi a favore degli ospiti e delle famiglie saranno, infatti, tesi a favorire il reinserimento della persona nel contesto familiare e sociale.

La comunità alloggio per disabili psichici “DEMETRA” offre assistenza con regime  residenziale a soggetti maggiorenni con lieve disabilità psichica, che presentano un grado di autonomia medio-basso, con abilità psico-sociali sufficientemente acquisite, che non hanno la possibilità, per motivi diversi, di vivere all’interno del proprio contesto familiare.

 

OBIETTIVI   GENERALI E SPECIFICI
1a) La Casa Alloggio ha lo scopo di offrire assistenza sociale-sanitaria-riabilitativa, in modo da sostenere e potenziare i livelli residui di autonomia.

Tali livelli saranno sostenuti  e potenziati attraverso interventi e terapie individuali e di gruppo, a seconda della diagnosi e del grado di disabilità psichica che la persona manifesterà al suo ingresso. Le evoluzioni o le possibili regressioni saranno valutate  costantemente, dai professionisti che compongono l’ équipe, mediante l’osservazione dei comportamenti e delle dinamiche messe in atto. L’immediatezza e la costanza nell’osservazione e nella valutazione   permetterà di realizzare strategie di intervento  mirate a  potenziare i comportamenti positivi e a correggere  quelli negativi. La Comunità offre un contesto abitativo non massificante a quei soggetti che hanno bisogno di una assistenza continua, nel tentativo di ricostruire il tessuto relazionale e sociale dell’utente.

A tal proposito  la Struttura consente all’Utente di poter usufruire dei seguenti spazi diversificati:

  • Camere ampie con due posti letto;
  • Sala mensa con camino;
  • Spazio per la socializzazione ed attività ricreative;
  • Spazio per gli operatori con bagno annesso;
  • Un adeguato numero di servizi igienici in relazione al numero ed alla tipologia dell’utenza;
  • Laboratori per attività man manuali residue.
  • Palestra ;
  • Spazio esterno  con giardino;
  • Postazione computer.

1b)  Altra funzione essenziale di questo tipo di struttura è la riabilitazione  della persona attraverso il riconoscimento ed il  potenziamento delle capacità positive e delle risorse del paziente ,siano esse non solo personali, bensì anche familiari. Si intende ,infatti, non escludere la famiglia da tale progetto, ma renderla, laddove fosse possibile, parte integrante del processo riabilitativo attraverso un supporto di tipo psicoterapeutico e sociale .

Sarà designato, a tal proposito, un percorso di sostegno e coinvolgimento delle famiglie  per favorire un reinserimento dell’assistito graduale ed organizzato .

1c).L’inserimento nella sovra citata struttura mira ad interventi individualizzati con programmazione a medio- lungo termine avente scopi  di inserimento formativo, lavorativo, ecc..
In tali processi riabilitativi gli attori principali sono: l’individuo, la famiglia ed il territorio.

Per il raggiungimento di questi macro-obiettivi  sarà necessario organizzare attività volete al raggiungimento delle seguenti finalità:

  • Educazione del soggetto all’autonomia personale;
  • Miglioramento nell’utente delle capacità motorie, manuali, linguistiche,, logiche, critiche, estetiche;
  • Conoscenza e padronanza del territorio;
  • Apprendimento delle regole del vivere in famiglie ed in società;
  • Mantenimento e potenziamento delle capacità psichiche, sensoriali, motorie e manuali.

 

2) CONTINUITA’ ASSISTENZIALE

L ’attuazione dei livelli di interventi socio-educativi, avviene all’interno di un sistema che, nell’organizzazione degli interventi, si configura  come un sistema articolato di azioni messe in atto da una rete di attori variamente distribuiti sul territorio. Ciò affinché  il servizio reso possa tradursi in un effettivo incremento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi. Quest’ atteggiamento degli operatori e delle azioni caratterizzerà tutto il percorso di intervento. Seguendo il paradigma dell’integrazione della cura , fondato sull’assunto che esiste una relazione diretta tra l’integrazione dei servizi e la qualità assistenziale,sulle linee della normativa vigente in materia di integrazione dei servizio socio-assistenziali, ossia della legge quadro  328/2000, viene aperto lo spazio ad un approccio multidimensionale da cui prende vita la dimensione propriamente organizzativa attraverso l’approfondimento del concetto di rete, al fine di promuovere un modus operandi  fondato sull’integrazione, sulla comunicazione e sulla partecipazione dei professionisti, pur appartenenti ad unità operative diverse o a diversi livelli gestionali dei servizi sociali comunali da attivare intorno alla persona  per consentire una presa in carico in toto dell’utente affinché gli interventi siano sinergici e non percepiti frammentariamente;  L’azione nel territorio tende a contribuire allo sviluppo di una cultura della solidarietà. In tal senso, il concetto di lavoro di comunità è visto come capacità di riconoscere e curare le relazioni tra tutti gli interlocutori presenti sul territorio. La collaborazione con gli altri Enti pubblici e privati si realizzerà attraverso:

  • Contatti per la realizzazione di specifiche attività da svolgere sul territorio;
  • Inserimento degli utenti in attività organizzate sul territorio;
  • Momenti di condivisione dei progetti delle utenti presenti in comunità;
  • Verifica sull’andamento dei progetti individuali; Relazioni continue l’attività;

 

 

3) AMBIENTE ESTERNO E FRUIZIONE DELLE RISORSE

Le Comunità alloggio Demetra, proprio per la specificità delle persone accolte e per gli obiettivi  di riabilitazione che si propone  ha voluto collocarsi in una zona centrale, per permettere agli ospiti di mantenere i contatti con il proprio territorio , la rete amicale e familiare. Si tratta, infatti di una struttura che lavora all’insegna della trasparenza,  che è  parte del tessuto sociale con il quale effettua continui scambi di risorse attraverso il  vicinato, le associazioni, il territorio, i servizi sociali e sanitari. La comunità alloggio  vive ed è vissuta costantemente dal territorio  per la fruizione dei servizi che esso offre e per l’apertura che la Cooperativa ha sempre dimostrato di avere verso l’esterno anche attraverso il coinvolgimento di varie associazioni  e dei  servizi presenti su  esso al fine di sostenere, incoraggiare, incentivare e mettere in rete l’associazionismo e l’impegno civile esistente nel territorio. Compito del coordinamento della Casa  Alloggio Demetra è, non solo utilizzare operativamente le alleanze interistituzionali con il Piano di Zona, i S.S. comunali, l’ASL e i Protocolli di Intesa, ma anche sostenerle dal punto di vista organizzativo e gestionale creando una sinergia tra le risorse ed promuovendo la cultura di rete.  Sarà, pertanto, consolidato il raccordo fra gli operatori dei Servizi, le istituzioni e le realtà associazionistiche e cooperativistiche presenti non soltanto nel territorio del Comune di Sant’ Egidio del Monte Albino, ma anche nei territori limitrofi, in un’ottica di sussidiarietà e community care.

 

A tal fine , la Casa alloggio Demetra promuoverà interventi quali:

  • Incontri periodici con per sensibilizzare la comunità locale sulle specifiche problematiche sulla disabilità psichica;
  • Mostre ed ogni tipo di manifestazione per far conoscere le attività svolte all’interno della Casa Alloggio;
  • Inserimento degli utenti in iniziative culturali, , sportive e di tempo libero del territorio;
  • Organizzazioni di brevi soggiorni vacanza per rendere maggiormente autonomi i partecipanti nella programmazione e gestione del tempo libero.

 

4)  PERSONALE ED INSERIMENTO

L’èquipe della Casa alloggio Demetra è costituita da professionisti formati e con esperienza nel campo.  La struttura garantisce un rapporto di continuità tra gli operatori che svolgono funzioni educative e gli utenti  accolti per meglio attuare gli interventi ed i progetti terapeutici. La pianta organica della Casa Alloggio è costituita da:

  • Un’Assistente sociale con il ruolo di coordinatore , responsabile della direzione della Casa alloggio, che provvede ai raccordi con i D.S.M del territorio, con i Servizi Asociali dei comuni o del’ASL;
  • Una figura di psicoterapeuta avente compiti di colloqui diagnostici all’ingresso degli utenti, per i percorsi di psicoterapia a favore degli utenti e delle  famiglie, per la supervisione agli operatori impegnati professionalmente nella struttura.
  • 2 educatori professionali che provvederanno alla conduzione dei laboratori terapeutici, all’osservazione e all’accompagnamento verso il maggior grado di autonomia possibile per ogni accolto.
  • 2 operatori socio-sanitari aventi compito di assistenza diretta  alla persona (cura dell’igiene personale, alimentazione, etc) e che opereranno in stretta collaborazione con gli educatori.

Gli operatori devono essere qualificati in osservanza a quanto stabilito dal regolamento regionale e lavorano in prova prima dell’effettiva entrata in servizio . Tutte le attività di gestione ed organizzazione hanno una programmazione che viene discussa nelle èquipe ma che può essere ragionevolmente modificata a seconda delle esigenze che gli accolti presenteranno durante la permanenza. Il neo assunto ed i volontari che presteranno la loro opera nella Casa alloggio,  affiancheranno  il personale già in servizio, al fine di conoscere gradualmente gli ospiti, la struttura , la mission ed i colleghi . Per il monitoraggio di tutta la pianta organica dei professionisti impegnati in ogni singolo progetto di riabilitazione (assistente sociale , psicoterapeuta, educatori, operatori e volontari) saranno somministrati test per la valutazione dello stress e organizzate riunioni di èquipe con cadenze regolari.

 

5) PREVENZIONE DEL BURNOUT

La sindrome di burnout, specifica in quelle che possono essere definite professioni di aiuto , vede attribuire il suo insorgere a tre specifiche variabili:

  • Eccesiva idealizzazione della professione d’aiuto precedente all’entrata nel lavoro;

Su questo tema entrano in gioco i meccanismi di reclutamento , formazione di base e selezione degli operatori. La scelta degli operatori che presteranno la loro opera nella Casa Alloggio Demetra avviene  sulla base dell’analisi della motivazione e sui livelli di consapevolezza .

  • Mansione frustrante o inadeguata alle aspettative;

La scelta di un lavoro risponde ad una motivazione psicologica  e si fonda su aspettative ragionate. Le aspettative possono riguardare l’immagine sociale della professione, le informazioni che si hanno su di essa, i livelli di remunerazione, la possibilità di fare carriera.

Queste motivazioni sono legittime e sono utili alla professione.  La prevenzione del burnout consiste quindi, per quanto riguarda quest’aspetto, nel qualificare  con retribuzione e formazione  gli operatori tutti , a seconda dei titoli e delle competenze di ciascuno, nell’interpretazione corretta della gerarchia dei ruoli , considerando gli operatori come un bagaglio di esperienza, di risorse culturali ed emotive di cui l’utente e tutti gli attori del percorso riabilitativo possono e devono beneficiare.

  • Organizzazione del lavoro disfunzionale o patologica.

Il lavoro va organizzato con tempi non stressanti, magari con periodi part-time o mansioni a rotazione, per periodi non lunghissimi, con la suddivisione del lavoro con maggiore carico di stress ed emozioni su diversi operatori.

Il lavoro di aiuto si svolge necessariamente in èquipe . D’altro canto un intervento o un programma di aiuto richiedono la cooperazione di figure professionali diverse, con strategie combinate e condivise. L’èquipe deve fornire uno spazio di appartenenza e  di confronto, di supporto emotivo e di controllo . Deve fungere cioè, da contenitore delle dimensioni affettivo-relazionali che sono implicate nel lavoro di aiuto. L’èquipe svolge quindi, un ruolo preventivo del burnout  volgendo azioni tese a produrre ad agire come contenitore emotivo-relazionale.

 

PROCEDURE PER LA GESTIONE INFORMATIZZATA DEI DATI

La gestione dei flussi documentali, con la realizzazione del protocollo informatico, è uno degli adempimenti previsti dal D.P.R.445/00 che interessa tutte le amministrazioni individuate dall’art.1 del D.lgs 29/93, ovvero:

  • le amministrazioni centrali;
  • Gli enti locali;gli enti del servizio sanitario nazionale;
  • Gli enti pubblici non economici;
  • Gli istituti scolastici;
  • Le istituzioni universitarie.

In base all’art.10 del regolamento della regione Campania del 7 aprile 2014 n.4 di attuazione della  legge regionale 23 ottobre 23 ottobre 2007 n.11 i prestatori di servizi residenziali e semiresidenziali sono tenuti a presentare relazione sulle procedure per la gestione della documentazione.

La  Società cooperativa Sociale “Sorrisi d’ Argento” , facendo riferimento al D.P.R. 445/2000 e successivo D. LGS 7 ,MARZO 2005, N.82 ha così strutturato un piano di informatizzazione per il  Gruppo appartamento per  disabilità psichica“Demetra” , sito in Angri , alla Piazza Crocifisso,10.

Nello specifico è stato previsto:

  1. Un sistema di protocollo informatico;
  2. L’individuazione di aree organizzative omogenee che assicurino criteri uniformi di classificazione e archiviazione, nonché di comunicazione interna tra le aree stesse.
  3. La conoscenza di un indirizzo di posta certificata a tutti gli enti e le agenzie con i quali la Società Cooperativa Sociale “Sorrisi d’Argento”  si interfaccerà.

 

OBIETTIVI

 

Gli obiettivi  del’informatizzazione dei dati , nell’adempimento di quanto previsto dal sovra citato D.P.R  445/2000  si possono così suddividere:

  1. Garantire la sicurezza e l’integrità del sistema;
  2. Garantire la puntuale e corretta registrazione di protocollo dei documenti in entrata ed in uscita;
  3. Consentire il reperimento delle informazioni riguardanti i documenti protocollati;
  4. Consentire, in condizioni di sicurezza, l’accesso dei soggetti interessati, nel rispetto delle disposizioni in materia di tutela delle persone e del trattamento dei dati personali;
  5. Garantire la corretta organizzazione dei documenti nell’ambito del sistema di classificazione d’archivio adottato,

 

IL PROTOCOLLO

 

Il protocollo è lo strumento tecnico necessario a gestire la documentazione in fase di  formazione e per la realizzazione di un’idonea struttura dell’archivio.: regola, infatti, le procedura nel loro nascere e attraverso la scansione cronologica, segna il momento esatto dell0ingresso nella memoria della documentazione; organizza poi, i procedimenti della produzione , consente una corretta distribuzione della documentazione nella fase corrente e diviene indispensabile ai fini dell’archiviazione, in quanto garantisce la realizzazione di idonei e definitivi criteri di collocazione del materiale .

1 ) La Società Cooperativa Sociale “Sorrisi d’ Argento” farà uso della registrazione di protocollo per ogni documento ricevuto o spedito attraverso la memorizzazione delle seguenti informazioni:

  • Numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile;
  • Data di registrazione di protocollo assegnata dal sistema e registrato in forma non modificabile;
  • Mittente per i documenti ricevuti, o in alternativa, il destinatario/i per i documenti spediti, registrati in forma non modificabile;
  • Oggetto del documento, registrato in forma non modificabile;
  • Data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili;

2 ) Il sistema consente la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall’elenco delle informazioni inserite con l’operazione di registrazione di protocollo nell’arco dello stesso giorno.

3 ) l’assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in un’unica soluzione, con l’esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell’operatore, garantendo la completezza dell’intera operazione di modifica o registrazione dei dati.

4 ) sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti dalla Società Cooperativa Sociale “Sorrisi d’ Argento” e tutti i documenti informatici. Ne so no esclusi i materiali statistici, gli atti preparatori interni, i giornali, le riviste, i libri, i materiali pubblicitari, gli inviti a manifestazioni.